mercoledì 29 marzo 2023

Fare memoria di quando la libertà non c'era per comprendere il valore della Costituzione

L'ARTICOLO 21 E LA LIBERTA' IN MOSTRA A CIGOLI PER LA FESTA DELLA TOSCANA "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". E' questo il titolo della mostra o meglio delle mostre che saranno inaugurate sabato 12 febbraio a Cigoli presso il locale Circolo Arci alle ore 17,30 e organizzate dall'Associazione Fiera del Libro Toscano presiduta da Fabrizio Mandolini. Un appuntamento che si inserisce nelle iniziative proposte per la Festa della Toscana 2022 promossa con la compartecipazione del Consiglio Regionale della Toscana. "La nostra regione, - spiega infatti il presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo, dal 1786, è sempre stata avanguardia sul tema dei diritti e della libertà. La Festa della Toscana, che celebriamo dal 2001, vuole proprio ricordare e sottolineare questo aspetto. In questa legislatura abbiamo deciso di fare un passo in più: unire al ricordo della scelta rivoluzionaria operata da Pietro Leopoldo, l'attenzione su aspetti del nostro presente e del nostro futuro. Dopo i nuovi diritti e la lotta ai linguaggi d'odio, nel 2022 dedichiamo la Festa della Toscana alla libertà d'espressione sancita dall'articolo 21 della nostra Costituzione. Crediamo che questo sia un modo per spiegare, soprattutto ai più giovani, che vogliamo continuare a stare dalla parte giusta della storia ma soprattutto per far in modo che le nuove generazioni possano prendere il testimone dei valori che la Toscana incarna". Ma vediamo nei contenuti come si compone l'iniziativa. I quotidiani del 1943-1945 e i giornalisti di oggi Quando pensiamo alla liberta di manifestare il proprio pensiero, la prima cosa che viene in mente sono i momenti in cui questo non era possibile, in particolare dalla metà Trenta fino alla metà degli anni Quaranta del secolo scorso. La mancanza di libertà di pensiero passava principalmente dall’omologazione a un pensiero unico che, attraverso i giornali e i mezzi di informazione, arrivavano capillarmente nella società civile. E quando alcuni alzavano la voce manifestando il proprio pensiero libero arrivavano le censure e le pagine dei giornali uscivano con frasi e colonne imbiancate. Con il passaggio del fronte la libertà di espressione torna nella sua pienezza, ma periodicamente, si affacciano nuove limitazioni della libertà, che coinvolgono spesso strati sociali della società più debole e più indifesa. Il percorso espositivo consiste nel coinvolgimento attivo di giornalisti, pittori, artisti, scrittori, poeti e di persone che per salute o età hanno limitazioni per esprimere il proprio pensiero. La realizzazione consiste nel riprodurre trenta pagine di quotidiano e periodici toscani del periodo 1943-1945, in particolare dei quotidiani Corriere del Mattino, Nazione del Popolo, Nazione del Popolo edizione del Pomeriggio e del settimanale La Domenica per evidenziare cosa succede quando non c’è libertà di espressione e quando invece c’è. L’esposizione delle pagine di giornale sarà aperta da alcune di esse con le colonne imbiancate dalla censura in quanto probabilmente alcuni articoli non erano in linea col pensiero dominante del periodo. E' stato chiesto inoltre ad alcuni giornalisti toscani (Simone Bachini, Elia Billero, Gabriele Masiero, Alessandro Lippi, Alessandro Turini, Gabriele Mori, Sabrina Chiellini, Franco Polidori), di esprimere attraverso una frase, un titolo o una parola il contenuto dell’articolo 21 primo paragrafo “ Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero”. I testi sono esposto in appositi pannelli insieme alle pagine dei quotidiani d'epoca. Unica eccezione alla "toscanità" la presenza di un pensiero dell'inviato di punta del Tg1 Giuseppe Lavenia a cui è stato dedicato ed è esposto un ritratto realizzato dall'artista Ermanno Poletti. Tutto questo ha dato vita a una sorta di stanza della lettura dei quotidiani e dell'informazione nella quali giornali del passato e frasi di oggi si intersecano e sono in dialogo per sottolineare l'importanza del diritto ad informare e ad essere informati. La libertà artistica, pittorica e poetica Sono oltre trenta i pittori provenienti da tutta la Toscana, che espongono una o più opere interpretando il diritto di manifestare il proprio pensiero attraverso la propria arte. Tecnica e dimensioni libere, così come i soggetti che vengono proposti, la libertà di espressione diventa una mostra collettiva dove il comune denominatore la capacità di esprimere il proprio pensiero di libertà. Il primo nucleo di espositori della propria opera sono: Paolo Grigò, Ermanno Poletti, Sara Baldinotti, Marina Romiti, Raffaele Ranaulo, Lorella Consorti, Vilma Checchi, Paolo Tinghi, Fulvio Persia, Lori Bagnoli, Barnino Barnini, Lina Vinazzani, Claudio Occhipinti, Gianni Ceccatelli, Sandro Caioli, Lorenzo Terreni, Sabina Buti, Camilla Maestri, Germana Salvini, Simona Soldaini, Bruno Tamburini, Silvana Fedi, Saura Simoni, Lucia Pecchia, Barbara Caponi, Cosetta Di Pietrantonio, Gerardina Zaccagnino, Lucia Marconcini, Rosi De Biasio, Elena Pitzalis, Meri Boldrin, con il coordinamento a cura di Alma Francesca. Ma la consegna dell'opera ha i caratteri della "libertà". L'artista potrà decidere di esporre (e anche di ritirare il quadro dell'esposizione) in qualunque momento successivo all'inaugurazione. Ci sono poi esposti i versi poetici di scrittori di ieri e di oggi, a partire dalla persona a cui è intitolato il circolo di Cigoli: Giuseppe Gori. Accanto alla sua poesia dal carcere "A Cigoli" si aggiungono i componimenti di Patrizia Bianconi, Letizia Quaglierini, Saverio Chiti, Giancarlo Fiaschi, Italo Zingoni, Claudio Bianconi Caccianello, Tiziano Cintelli, Silvia Giannoni, Riccardo Buti. Il coinvolgimento nell'iniziativa degli ospiti della Rsa Casa di Riposo Del Campana Guazzesi di San Miniato permette, esposti nello spazio mostra, di ascoltare pensieri e sensazioni di chi in questa fase della propria vita ha limitazioni della libertà a causa dell'età e di qualche acciacco. La lucidità degli ospiti ci propone uno spaccato vero di come viene vissuto nella struttura il concetto di libertà. Uno spazio, con alcuni pannelli, è riservato ai bambini che frequentano la scuola Ludovico Cardi Cigoli, in modo che anche loro possano esprimere con pensieri o disegni la libertà. Lo potranno fare quando e come vorranno. Così come tutti i visitatori potranno lasciare e scrivere il proprio pensiero e il proprio contributo. Una lavagna li accoglierà. La mostra rimarrà aperta tutti i giorni fino a domenica 19 febbraio e sarà visitabile con gli orari di apertura del Circolo: h 7-10, h12-15 e h.20-23. #FestadellaToscana

giovedì 22 agosto 2013

Alla scuola elementare a La Catena



1947. Scuola elementare a La Catena, classe V. Si riconoscono: Lida Scalessi, Ghizzani Cesare, Evandro Grossi, Mori Giovanni, Gradassi Nellì, Tersilia (Lia) Bertini, Paci Franco, Malucchi Mara,  Fredianelli Bruna, Alda Bertini, Chelli Giovanna, Fontanelli Franca, Rosselli Pietro, Falaschi Mario, Taverni Albertina, Malucchi Pier Luigi, Giacomelli Italo, Caponi Giovanni, Bellandi Sirio, Rosselli Angelita, Arzilli Enzo, Mori Mario e Scalessi Gino.
I piccoli Bertini Emilio, Rosselli Paola, Terreni Mario non appartengono alla classe.
(Archivio Lia Bertini) © Fabrizio Mandorlini

Tratta dal volume: "Cigoli. Un secolo in bianco e nero" di Fabrizio Mandorlini e Lia Bertini

Cigoli, ordinazione di don Giampiero Taddei



Don Giampiero Taddei, appena ordinato sacerdote, arriva a Cigoli, suo paese natio, accolto dai fedeli.
(Archivio Giampiero Taddei) © Fabrizio Mandorlini

Tratta dal volume: "Cigoli. Un secolo in bianco e nero" di Fabrizio Mandorlini e Lia Bertini

Il Giardino Cardi a Cigoli


Archivio Lia Bertini. © Fabrizio Mandorlini

Tratta dal volume: "Cigoli. Un secolo in bianco e nero" di Fabrizio Mandorlini e Lia Bertini


Cigoli, piazzale Cardi e monumento al Cigoli





Archivio Maria Falaschi © Fabrizio Mandorlini

Tratta dal volume: "Cigoli. Un secolo in bianco e nero" di Fabrizio Mandorlini e Lia Bertini


Carnevale a Cigoli con il monumento a Lodovico Cardi







































Anni Settanta. Carnevale a Cigoli
M.Pia Tognetti, Sandra Turi, Cinzia Micheli, Mariella Mariani. Sullo sfondo il monumento a Lodovico Cardi.
© Fabrizio Mandorlini

Tratta dal volume: "Cigoli. Un secolo in bianco e nero" di Fabrizio Mandorlini e Lia Bertini

Il piazzale di Cigoli negli anni Sessanta


1961. Il Piazzale di Cigoli come si presentava agli inizi degli anni Sessanta ancora interrato. Si riconoscono le signore Ademara, Bruna, Vanna e Maria a spasso.
(Archivio Maria Falaschi) © Fabrizio Mandorlini

Tratta dal volume: "Cigoli. Un secolo in bianco e nero" di Fabrizio Mandorlini e Lia Bertini